elvira b
18 مايو 2025
Questo non lo so,il maestro D'Anzi ,invece,lo affermava con granitica certezza e autoctono orgoglio nella celeberrima canzone -simbolo di questa città. Quello,invece,di cui sono certa è che Milano ,associata sempre a stress,velocità,efficenza lavorativa... sa anche fermarsi ,obbligatoriamente fermarsi di fronte a quell'oasi di sofisticato relax, sussurrata raffinatezza e avvolgente,impalpabile ,onirica atmosfera che Palazzo Parigi sa offrire. Ho avuto occasione di cenare presso il ristorante di questo Hotel per un'occasione speciale della mia famiglia:una serata fantastica!La luce naturale,calda e accogliente dei lumicini ci ha accolti e abbracciati per tutta la serata,le singole rose,delicatamente poste in piccoli vasi monofiore adornavano la candida tavola e ognuna pareva dirci "sono la Regina !" La cena...che dire?La tartare di ricciola freschissima e ammorbidita da gocce di crema d'avocado ci ha delicatamente introdotti alla degustazione delle successive portate.Il pacchero con gamberetti,cimette di rape e stracciatella,rievocava gli inconfondibili sapori del nostro amato Sud ; il rombo con la sua croccantezza esterna ha esaltato ancor di più la delicatezza delle sue carni,sempre ottimo. Il gran finale con un'incantevole ,deliziosa,torta di compleanno con crema chantilly e frutti di bosco. Grazie Chef ,sei stato straordinario! Grazie a tutto lo staff di Palazzo Parigi che ha reso indimenticabile la nostra serata in famiglia, in onore di mia nipote! ...e forse il maestro D'Anzi non si sbagliava e Palazzo Parigi ha controbuito a rendere "Milan un gran Milan"!
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