Chiara A
13 مارس 2025
Avrei fatto a meno di percorrere 80 km per far sentire discriminato mio padre per il suo handicap nella hall dell'albergo. Tengo a precisare che mio padre ha informato la struttura di essere ipovedente (munito di univoco bastone bianco) al momento della prenotazione e che sarebbe stato accompagnato da me, sua figlia, solo per le prime 2 notti di un soggiorno di 7: la prenotazione viene lo stesso confermata assicurando che non ci sarebbero stati problemi. Veniamo accolti il primo giorno dal personale molto gentile che promette di dare assistenza a mio padre durante il soggiorno: gesto che ho apprezzato di cuore. Solo al secondo giorno, mentre ci troviamo nella hall per prendere confidenza nell'orientamento col bastone, veniamo additati dal proprietario, e intimati di andarcene poiché senza accompagnamento non accetta di ospitare mio padre. Comprendendo la richiesta legittima, domando perché ci abbia confermato la prenotazione se questa era la condizione iniziale e mi viene risposto che il personale ha sbagliato, senza fornirci un'alternativa o quantomeno delle scuse per il malinteso, per averci fatto pagare lo stesso il soggiorno e per averci fatto fare 80km di strada per far sentire mio padre umiliato per un loro errore di gestione. Inutile dire che questo episodio ci ha lasciati esterrefatti, in particolar modo mio padre che si è sentito discriminato per il suo handicap visivo. Nel 2025. Credo che ci voglia più chiarezza ed educazione nel dare le informazioni ai clienti. E magari avere la sensibilità, non solo per l'ambiente con i prodotti Km0 o mettendo i dispenser dei saponi al muro eliminando l'usa e getta, ma per le persone, che sono il cuore dell'accoglienza turistica.
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