مستخدم نزيل
3 يونيو 2025
Il giorno del salame La struttura? Bellissima. Immersa nella natura, panorama da cartolina, potenziale da sogno. Ma purtroppo, a rovinare l’esperienza, ci pensa la gestione. Cominciamo dal punto forte: l’accoglienza. O meglio, l’assenza di essa. La proprietaria, probabilmente convinta di gestire una fortezza medievale piuttosto che un’attività ricettiva, ha una concezione tutta sua dell’ospitalità. Ad esempio: durante il nostro soggiorno c’era un matrimonio (con tanto di musica fino a notte fonda) – peccato che nessuno si sia preso la briga di informarci prima. Una piccola dimenticanza, giusto? Ma il meglio arriva a colazione. La mia amica chiede del prosciutto, e la risposta rimarrà nella storia dell’accoglienza turistica italiana: “Ce l’abbiamo, ma oggi è il giorno del salame.” Una frase che fa sorridere… se non fosse che le è stato effettivamente negato il prosciutto. A colazione. In un agriturismo. Perché era il giorno del salame. Una scelta editoriale coraggiosa, quella di servire affettati a rotazione tematica. La colazione, tra l’altro, era piuttosto misera: dopo appena mezz’ora dall’inizio del servizio, erano già spariti gli yogurt bianchi (ma evidentemente era anche il giorno senza yogurt). Infine, il dettaglio che ci ha cullato fino a notte fonda: l’evento notturno (sempre non comunicato), con musica alta e schiamazzi che hanno trasformato il nostro weekend rilassante in una sorta di rave chic non consensuale. In sintesi: posto stupendo, ma peccato che a gestirlo ci sia chi sembra non aver mai dormito in una struttura ricettiva nella vita. Torneremo? Forse… il giorno del prosciutto.
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